ADAMI & ASSOCIATI
Covid-19: ecco come hanno reagito i manager HR
ADAMI & ASSOCIATI, Italy, New York, United States
L’ emergenza sanitaria
ha cambiato in modo concreto e profondo il nostro modo di lavorare. Le contromisure per contenere il contagio hanno riguardato tutte le aree aziendali ma, indubbiamente, hanno colpito in modo particolare i
manager HR , i quali sono stati chiamati ad affrontare una lunga serie di attività fino a pochi mesi fa non contemplate. Le nuove esigenze dettate dal Covid-19 in campo gestione HR
Nel mondo della gestione del personale, e quindi nelle attività dei manager HR italiani, c’è un prima e un dopo: la data che non verrà dimenticata è quella del
10 marzo , giorno in cui è stato imposto il
lockdown . Le imprese, per non restare bloccate, hanno dovuto così ricorre allo
smart working , o meglio, all’home working, con i manager HR a dover gestire un cambiamento inaspettato e senza precedenti. Non è però tutto qui. Va detto, infatti, che l’introduzione massiccia del
è stata solo la prima e fondamentale risposta delle aziende nei confronti della pandemia. Nelle settimane successive, infatti, con il progressivo rientrare dell’emergenza sanitaria, ci si è via via riavvicinati alla normalità. Lasciato alle spalle il lockdown della fase 1, durante la fase 2 è stato possibile in molti casi ritornare a lavorare in sede. Ma il lavoro “speciale” dei manager HR, nonché dei colleghi della sicurezza aziendale, non è terminato con il lockdown. Con il progressivo ritorno in azienda è infatti stato necessario introdurre ulteriori misure inedite, come il
controllo della temperatura
agli accessi, la
tracciabilità
delle persone presenti in azienda, l’attenta
gestione dei turni del personale e degli spazi lavorativi
per evitare assembramenti e via dicendo. Smart working per il 97% dei manager HR
La prima importante indagine che abbiamo voluto riportare è quella condotta dagli studenti del Master in Human Resources Management & Organizational Learning – HUREMOL della
LIUC Business School , volta a esplorare e ad analizzare le best practice adottate dai manager HR durante l’emergenza sanitaria. Il lavoro è frutto di un sondaggio somministrato a un campione di manager HR tra il 22 aprile e il 10 maggio 2020. Si scopre così che il lavoro agile, durante l’emergenza sanitaria, è stato utilizzato dal
97% degli HR Manager . È interessante scoprire che, nel 53% dei casi, non si è trattato del primo ricorso allo smart working. I responsabili intervistati hanno affermato di essere in media molto soddisfatti dell’utilizzo fatto dello smart working, anche se in molti casi sono state segnalate delle
criticità non trascurabili , come per esempio il più volte segnalato pericolo di non essere in grado di trovare
un equilibrio tra vita professionale e vita privata . Le ottime performance delle aziende agili
Altra indagine molto utile per capire l’attività dei manager HR per reagire alla crisi sanitaria è quella svolta dall’Osservatorio HR Innovation Practice della
School of Management del Politecnico di Milano , presentata in occasione del seminario online “Agili e connessi: modelli organizzativi e sfide Hr per una nuova normalità”. Lo studio spiega per esempio che il
95% dei manager HR ha sviluppato un piano di comunicazione sull’emergenza , e che il
93% di loro ha ampliato le policy riguardanti il lavoro da casa .
#J-18808-Ljbffr
ha cambiato in modo concreto e profondo il nostro modo di lavorare. Le contromisure per contenere il contagio hanno riguardato tutte le aree aziendali ma, indubbiamente, hanno colpito in modo particolare i
manager HR , i quali sono stati chiamati ad affrontare una lunga serie di attività fino a pochi mesi fa non contemplate. Le nuove esigenze dettate dal Covid-19 in campo gestione HR
Nel mondo della gestione del personale, e quindi nelle attività dei manager HR italiani, c’è un prima e un dopo: la data che non verrà dimenticata è quella del
10 marzo , giorno in cui è stato imposto il
lockdown . Le imprese, per non restare bloccate, hanno dovuto così ricorre allo
smart working , o meglio, all’home working, con i manager HR a dover gestire un cambiamento inaspettato e senza precedenti. Non è però tutto qui. Va detto, infatti, che l’introduzione massiccia del
è stata solo la prima e fondamentale risposta delle aziende nei confronti della pandemia. Nelle settimane successive, infatti, con il progressivo rientrare dell’emergenza sanitaria, ci si è via via riavvicinati alla normalità. Lasciato alle spalle il lockdown della fase 1, durante la fase 2 è stato possibile in molti casi ritornare a lavorare in sede. Ma il lavoro “speciale” dei manager HR, nonché dei colleghi della sicurezza aziendale, non è terminato con il lockdown. Con il progressivo ritorno in azienda è infatti stato necessario introdurre ulteriori misure inedite, come il
controllo della temperatura
agli accessi, la
tracciabilità
delle persone presenti in azienda, l’attenta
gestione dei turni del personale e degli spazi lavorativi
per evitare assembramenti e via dicendo. Smart working per il 97% dei manager HR
La prima importante indagine che abbiamo voluto riportare è quella condotta dagli studenti del Master in Human Resources Management & Organizational Learning – HUREMOL della
LIUC Business School , volta a esplorare e ad analizzare le best practice adottate dai manager HR durante l’emergenza sanitaria. Il lavoro è frutto di un sondaggio somministrato a un campione di manager HR tra il 22 aprile e il 10 maggio 2020. Si scopre così che il lavoro agile, durante l’emergenza sanitaria, è stato utilizzato dal
97% degli HR Manager . È interessante scoprire che, nel 53% dei casi, non si è trattato del primo ricorso allo smart working. I responsabili intervistati hanno affermato di essere in media molto soddisfatti dell’utilizzo fatto dello smart working, anche se in molti casi sono state segnalate delle
criticità non trascurabili , come per esempio il più volte segnalato pericolo di non essere in grado di trovare
un equilibrio tra vita professionale e vita privata . Le ottime performance delle aziende agili
Altra indagine molto utile per capire l’attività dei manager HR per reagire alla crisi sanitaria è quella svolta dall’Osservatorio HR Innovation Practice della
School of Management del Politecnico di Milano , presentata in occasione del seminario online “Agili e connessi: modelli organizzativi e sfide Hr per una nuova normalità”. Lo studio spiega per esempio che il
95% dei manager HR ha sviluppato un piano di comunicazione sull’emergenza , e che il
93% di loro ha ampliato le policy riguardanti il lavoro da casa .
#J-18808-Ljbffr